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Il visto E per gli Stati Uniti: opportunità, consigli e procedure

Gen 10 2024
Introduzione

Il visto E rappresenta una significativa opportunità per gli imprenditori che desiderano avviare o espandere la propria attività negli Stati Uniti. Esso consente ai cittadini di paesi con i quali gli USA hanno stipulato un trattato di amicizia, commercio e navigazione di soggiornare nel paese per condurre attività commerciali di vario tipo.


Come per tutte le altre tipologie di visto, il testo normativo di riferimento è l’Immigration and Nationality Act (promulgato nel 1965 e più volte emendato ed aggiornato).

Questa categoria di visti si divide in due sottocategorie: il visto E-1 (commercio) e il visto E-2 (investimenti).

Il visto E-1 è riservato a cittadini vogliono andare negli Stati Uniti per esercitare un commercio significativo principalmente tra gli Stati Uniti e il paese del trattato.

Per “commercio” si intende lo scambio internazionale di merci, denaro, servizi, o tecnologia. Il commercio internazionale deve essere “sostanziale”, cioè deve essere mantenuto un volume considerevole e continuo di scambio di beni/servizi che deve essere principalmente tra gli Stati Uniti e il paese con il quale vige il trattato (nel senso che almeno il 50% del commercio internazionale della società coinvolta deve essere tra gli Stati Uniti e il paese di nazionalità del richiedente).

Per qualificarsi per tale visto il richiedente deve essere titolare dell’azienda (o avere un incarico manageriale o essere un impiegato chiave della stessa) e commercio dovrà già essere avviato al momento della richiesta del visto.

Il visto E-2, invece, viene rilasciato “esclusivamente per sviluppare e dirigere le attività di un’impresa” in cui si è investito. Per qualificarsi per tale visto è necessario che l’investimento:

  • sia significativo e abbastanza consistente da garantire l’operatività dell’azienda. Non è previsto dalla legge un importo minimo ma è importante che l'investimento sia adeguato all'attività da svolgere;
  • sia definitivo e “a rischio”, cioè i capitali o le risorse destinate all’investimento – di cui il richiedente deve avere il controllo – devono essere già vincolati in modo concreto e irrevocabile. Una semplice dichiarazione di intenti di investire, come il deposito di fondi in un conto bancario senza impegni concreti, non sarà considerata sufficiente;
  • sia effettuato in un’attività imprenditoriale reale. Non saranno presi in considerazione investimenti puramente speculativi;
  • non sia di importanza marginale, nel senso che esso deve garantire all’investitore e alla sua famiglia un reddito sufficiente (o comunque deve avere un impatto significativo sull’economia statunitense).

È necessario che l’investitore si rechi negli USA per sviluppare e gestire l’azienda. Se il richiedente non è l’investitore principale, deve almeno occupare una posizione di supervisore, manager o deve possedere competenze specialistiche di alto livello.


È importante considerare che i visti E sono visti cd. “non-immigrati” e, quindi, di natura temporanea. Possono essere rinnovati o prorogati solo se l’investimento o il commercio continua a soddisfare tutti i requisiti di legge.

Esistono tre tappe nel processo di ottenimento dei visti E in Italia: l’invio della documentazione; l’analisi dei documenti forniti e il colloquio finale.

Presentazione della documentazione

Una volta completata la richiesta online, tutti i candidati dovranno fornire all’ufficio preposto i documenti necessari per il visto E-1 o E-2. Questi documenti dovranno essere inviati in formato PDF o zip all’indirizzo elettronico dell’Ambasciata Americana a Roma, unico ufficio in Italia dedicato al trattamento delle domande di visto E.

Esame della domanda

Gli ufficiali consolari, poi, esamineranno la documentazione fornita e potrebbero richiedere documenti aggiuntivi via e-mail. L’esame del caso continuerà una volta che tali documenti saranno integrati dal richiedente.

Al termine della revisione, il richiedente o il suo legale rappresentante sarà contattato attraverso il sistema online dell’Ambasciata per fissare un appuntamento per il colloquio. La notifica sarà inviata all’indirizzo e-mail fornito durante la registrazione online. Non esistono altri sistemi per prenotare il colloquio per il visto in Ambasciata.

Intervista per il visto

Ogni richiesta di visto E, incluso i rinnovi, necessita di un colloquio presso l’Ambasciata a Roma. Non è permessa la presenza di avvocati o consulenti insieme al richiedente.

Durante l’intervista, i candidati dovranno essere pronti a discutere in dettaglio della loro attività e del loro ruolo nel’azienda. Alla fine dell’intervista, l’ufficiale consolare deciderà se l’azienda e il candidato soddisfano i requisiti per il visto E secondo la legge americana.

Si consiglia di non effettuare prenotazioni di viaggio (come voli o alberghi) prima di aver ricevuto il visto.

Se il visto E viene rifiutato, l’ufficiale fornirà una breve lettera al richiedente in cui viene menzionata la norma dell’Immigration and Nationality Act ai sensi della quale è stato rifiutato il visto. La decisione dell’ufficiale è definitiva. Il candidato potrà presentare una nuova domanda, ma non è consigliabile farlo a meno che non ci siano stati cambiamenti significativi nella situazione complessiva.

Tempistiche, durata e rinnovi

Il tempo attuale di elaborazione di un caso di visto E è di circa tre settimane dal momento in cui l’Ambasciata riceve la documentazione dal richiedente fino alla data in cui verrà concesso al predetto di fissare un appuntamento. Tuttavia, spesso, per ragioni di carico di lavoro (come accaduto negli ultimi anni anche a causa della pandemia) le tempistiche possono variare e prolungarsi molto.

Un cittadino italiano può ottenere un visto E-1 o E-2 per un periodo massimo di 5 anni. Tuttavia, la decisione di concedere o meno il visto per l’intera durata quinquennale è a discrezione dell’ufficiale consolare.

All’arrivo negli Stati Uniti, gli ufficiali dell’immigrazione determineranno la durata del permesso di soggiorno, con proroghe normalmente concesse finché il detentore del visto E e la sua famiglia conservano il loro status di visto E.

Quando il visto scade, il titolare del visto può chiederne il rinnovo. Non esistono limitazioni relative al numero di rinnovi, purché il richiedente mantenga i requisiti necessari previsti dalla legge.


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