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Mercoledì, 31 Agosto 2022 09:15

1° Summit Federitaly | Roma


Sono aperte le iscrizioni al 1° FEDERITALY SUMMIT su


"EXPORT E MADE IN ITALY: SCENARI, STRATEGIE E STRUMENTI PER LE mPMI"

Roma | 14 ottobre 2022 
Courtyard by Marriott Rome Central Park
Via Giuseppe Moscati 7 - 00168 Roma


Un momento di confronto su strategie, scenari e strumenti per l'export del Made in Italy. Un evento dedicato alle micro e PMI, professionisti, associazioni e mondo delle Istituzioni interessati a comprendere come il Made in Italy possa essere promosso e tutelato in tutto il mondo.


All'evento parteciperanno imprenditori, esperti di export, rappresentanti delle istituzioni e del mondo associativo, Delegazioni Estere provenienti da 20 nazioni.

A margine del convegno sarà allestita un'area dedicata all'Export Business Matching per trovare nuove opportunità di business attraverso il confronto con aziende italiane ed estere, Delegati Esteri di Federitaly e Export Manager.

Nell'ambito del summit, il nostro Senior Associate Stefano Rossi, in qualità di Rappresentante dell’Antenna IACCSE-Miami per Roma e Centro-Sud Italia, interverrà con un breve approfondimento dedicato alle opportunità per il Made in Italy in Florida (USA).

Per partecipare all'evento è necessario prenotarsi al seguente link.
Fino al 29 agosto 2022 sarà possibile per i Membri della Italy-America Chamber of Commerce Southeast (IACCSE) votare per il rinnovo, tramite votazione online, del nuovo Consiglio Direttivo della Camera per il triennio 2022-2025.

Tra i 20 Candidati individuati dal Comitato di Conformità IACCSE e qualificati per tale elezione ai sensi dello Statuto della Camera, solo 11 di loro verranno eletti nel Consiglio.

L’Avv. Antonello Corrado, Senior Founding Partner di EXP Legal – Italian and International Firm - con sedi a Roma e Milano, Premium Member della IACCSE ed “Antenna” per Roma e il Centro-Sud Italia, è uno dei 20 Candidati per il nuovo Consiglio. Lui e i membri dello Studio hanno partecipato come relatori a diverse iniziative del Business Expert Channel e agli eventi MeetUS 2019 e 2022 organizzati dalla IACCSE. Diversi video sono online su BEC/bec.iaccse.com/i-video/.

L'esperienza maturata nelle complesse aree del diritto commerciale e societario, insieme ad una spiccata sensibilità e ampia visione delle problematiche gestionali e operative delle persone giuridiche, hanno già valso all’Avv. Corrado la nomina a membro del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale di società commerciali, organizzazioni senza scopo di lucro, nonché associazioni multinazionali culturali.

Se eletto sarei un membro con sede in Italia, anche se viaggerei a Miami e negli altri Paesi IACCSE frequentemente e il mio impegno ed obiettivo sarà il rafforzamento del rapporto tra la IACCSE e la comunità economica e imprenditoriale italiana” afferma Antonello Corrado “accorciando e razionalizzando il percorso tra i Paesi verso i quali la Camera indirizza la propria attività”.

La Camera beneficerà del consolidato rapporto di Antonello con l'Ambasciata degli Stati Uniti in Italia, così da fungere da "ponte" tra quest’ultima e l'Ambasciata ed i Consolati degli Stati Uniti in Italia, aumentando la reputazione della Camera presso le autorità diplomatiche americane.

Il leader di lunga data della comunità della Florida, l'Avvocato Arthur Furia, afferma: "Sono entusiasta che Antonello cerchi di entrare a far parte del nostro prestigioso consiglio che sostengo con orgoglio dal 1990 e di cui sono stato presidente negli anni '90. Antonello sarà un membro del consiglio unico e distintivo, un perfetto giocatore di squadra, che negli ultimi 20 anni mi ha sostenuto nelle prime missioni ed iniziative commerciali di IACC, NIAF, Miami Dade College, Expo di Milano e dello Stato della Florida. Poiché sta già supportando la IACCSE al più alto livello di adesione, la sua profonda leadership con la comunità imprenditoriale italiana lo collocherà nella posizione migliore per assistere i nostri membri nella messa a punto delle iniziative intraprese nel sud-est degli Stati Uniti. Offro con orgoglio questa testimonianza per ottenere il tuo voto per un grande professionista e individuo che si unirà ai nostri altri candidati meritevoli e di successo. Con Antonello in squadra saremo molto ben serviti”.
A causa della recessione economica conseguente alla crisi scatenata dal Covid-19, che ha colpito i settori con una quota maggiore di lavoratori a basso reddito e dell'inflazione record dovuta alla guerra in Ucraina, l'Unione Europea è stata sollecitata a trovare un compromesso per garantire che i salari minimi siano fissati ad un livello adeguato e i lavoratori possano guadagnarsi da vivere dignitosamente.

Questo progetto era già in cantiere da diversi anni. Nel 2017, l’emanazione del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali e, più nello specifico, del principio riguardante il salario minimo adeguato e la trasparenza nella fissazione dei salari, è servita come base per la consultazione delle parti sociali su come garantire salari minimi adeguati ai lavoratori dell'Unione Europea. Il 7 giugno 2022 è stato raggiunto un accordo politico provvisorio sulla bozza di direttiva sui salari minimi adeguati nell'UE.

Avere un’armonizzazione normativa tra gli Stati Membri in tema di salario minimo contribuisce, da una prospettiva economica, ad una prosperità nell'economia sociale di mercato e ad una ripresa economica sostenibile e inclusiva, mentre da una prospettiva sociale, sostiene il progresso sociale e la parità di genere poiché più donne che uomini guadagnano salari inferiori o vicini al salario minimo.

I. I DIVERSI MECCASISMI DI TUTELA DEL SALARIO MINIMO NELL'UE.

La protezione del salario minimo esiste in tutti gli Stati Membri, ma viene applicata in modo diverso all’interno dell’Unione.
Di fatto, per ventuno Stati esiste una tutela legale sui salari minimi di legge complementare ai contratti collettivi. Ad esempio, in Spagna il salario minimo è di 1000 euro ed è stato aumentato a seguito di un accordo intercorso tra i partner di governo della coalizione e le due principali organizzazioni sindacali del Paese.

Per gli altri sei Stati membri, la protezione è assicurata esclusivamente attraverso contratti collettivi. Pertanto, in paesi come l’Austria, i contratti collettivi sono negoziati dai sindacati e dalla Camera di Commercio. In Italia invece, le retribuzioni del lavoratore nel settore privato sono stabilite da accordi collettivi tra sindacati e imprese. Su richiesta, i giudici possono anche fissare un salario minimo, vincolante solo per le parti di un contratto individuale di lavoro. Per quanto riguarda il settore pubblico, l'Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) rappresenta i datori di lavoro della pubblica amministrazione nelle attività negoziali.

In pratica, tuttavia, molti lavoratori attualmente non sono tutelati da salari minimi adeguati, soprattutto negli Stati membri che fanno affidamento esclusivamente sulla contrattazione collettiva. Tuttavia, attualmente i salari minimi previsti dalle normative nazionali degli stati UE, non possono essere considerati adeguati a garantire una vita dignitosa dei lavoratori, nonostante siano aumentati negli ultimi anni. A conferma di ciò, nel 2018 un terzo degli Stati UE non riusciva a garantire un salario minimo nazionale idoneo a superare la soglia di rischio povertà. Ciò è in parte dovuto al fatto che non tutti gli Stati membri utilizzano un meccanismo di adeguamento salariale automatico, basato sulle fluttuazioni dei prezzi dei beni di consumo, o lo utilizzano solo per alcuni settori. Inoltre, specifiche categorie di lavoratori sono esclusi dalla protezione dei salari minimi previsti dalla legge nazionale.

II. LA FONTE NORMATIVA.

Il diritto a un salario minimo adeguato trova un riferimento normativo all’interno del 6° principio del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali, proclamato dall'Unione Europea nel 2017, il quale afferma che “i lavoratori hanno diritto a salari equi che garantiscano un tenore di vita dignitoso. Devono essere garantiti salari minimi adeguati […] Deve essere prevenuta la povertà lavorativa. I salari devono essere fissati in modo trasparente e prevedibile […] secondo le prassi nazionali e nel rispetto dell'autonomia delle parti sociali”.

Sulla base di questo pilastro, la Commissione ha proposto una direttiva sui salari minimi adeguati, basata sull'articolo 153, paragrafo 1, lettera b), del TFUE sulle condizioni di lavoro, unitamente all'articolo 31, paragrafo 1, della Carta dei Diritti Fondamentali dell'UE affermando che “ogni lavoratore ha diritto a condizioni di lavoro rispettose della sua salute, sicurezza e dignità”. Queste due disposizioni normative consentono all'UE, secondo il principio di sussidiarietà, di sostenere e integrare l'azione degli Stati membri sulle condizioni di lavoro, poiché esistono "grandi differenze negli standard per l'accesso a un salario minimo adeguato" creando "importanti discrepanze nel mercato”, come affermato dalla Commissione Europea.

III. IL CONTENUTO DELLA NUOVA PROPOSTA DI DIRETTIVA.

I contenuti sostanziali della proposta di direttiva, riguardano 6 punti che dovrebbero essere applicati e recepiti da tutti gli Stati membri.

1. Gli Stati membri promuovono la contrattazione collettiva sulla determinazione dei salari, promuovendo la costruzione e il rafforzamento della capacità delle parti sociali di impegnarsi nella contrattazione collettiva e incoraggiando la negoziazione sui salari. Inoltre, laddove la copertura della contrattazione collettiva sia inferiore alla soglia del 70%, gli Stati devono prevedere un quadro di condizioni abilitanti alla contrattazione collettiva e incoraggiarla (articolo 4);

2. I 21 Stati membri con salario minimo legale sono tenuti a mettere in atto un quadro procedurale per stabilire un aggiornamento, negoziato tra lo Stato e le parti sociali, sul salario minimo di legge, il quale è richiesto almeno ogni due anni, o al massimo ogni quattro anni per Stati che utilizzano un meccanismo di aggiornamento automatico (articolo 5);

3. Qualora fossero consentiti diversi livelli di salario minimo di legge per specifiche categorie di lavoratori, tali variazioni devono essere ridotte al minimo e non essere discriminatorie, sproporzionate ed oggettivamente e ragionevolmente giustificate da una finalità legittima (articolo 6);

4. Inoltre, gli Stati membri assicurano che le parti sociali siano coinvolte in modo tempestivo ed efficace nella fissazione del salario minimo di legge e siano aggiornate, in particolare, per quanto riguarda la determinazione dei livelli salariali minimi di legge o la determinazione delle variazioni e delle riduzioni del salario minimo di legge (articolo 7);

5. Gli Stati membri devono implementare la tutela effettiva del diritto dei lavoratori al salario minimo di legge, rafforzando i controlli e le ispezioni sul campo condotti dagli ispettorati del lavoro, attraverso monitoraggi, controlli ed ispezioni sul campo per prevenire fenomeni di subappalto abusivo, di lavoro autonomo fittizio e di mancato riconoscimento degli straordinari – (articolo 8) ed assicurando che le informazioni sui salari minimi di legge siano facilmente accessibili (articolo 10a);

6. Infine, la Direttiva garantisce che i lavoratori abbiano accesso ad una risoluzione effettiva e imparziale delle controversie ed al risarcimento in caso di violazione dei loro diritti relativi al salario minimo di legge. Inoltre, vengono adottate le misure necessarie per tutelare i lavoratori da qualsiasi trattamento sfavorevole da parte del datore di lavoro e da eventuali conseguenze negative derivanti da un reclamo o un procedimento in merito ai diritti relativi al salario minimo di legge (articolo 11).

Al riguardo, l'accordo raggiunto il 7 giugno dovrà essere confermato dal Coreper. Questa approvazione sarà seguita da una votazione formale del Consiglio e del Parlamento Europeo. Gli Stati membri e le parti sociali avranno quindi due anni dopo l'adozione della Direttiva per recepirla e comunicare alla Commissione le misure nazionali di attuazione.


Lo Studio EXP Legal è lieto di invitarLa all'evento:


"STRATEGIE DI EXPORT PER LE PMI DI SALERNO"
Seminario sulle opportunità e sugli strumenti di supporto all'internazionalizzazione e all'export delle Micro-PMI con sede nella provincia di Salerno

Salerno, 22 giugno 2022
h 10:00 - 13:00
Camera di Commercio di Salerno
Salone Genovesi, Via Roma 29

L'evento sarà l'occasione non solo per approfondire i modelli strategici più adatti ad esportare e i nuovi mercati di sbocco per il Made in Italy ma anche per fare il punto su tutte le soluzioni operative che il legislatore e le istituzioni mettono a disposizione dell'internazionalizzazione delle PMI (dal credito all'export agli strumenti assicurativi, dal contratto di rete alla finanza agevolata).


Programma

Ore 9:00 | Registrazione dei partecipanti

Moderatore | Avv. Giorgio Cherubini, Senior Partner Studio Legale EXP Legal 

Ore 9:30
| Saluti di benvenuto

- Michele Strianese
, Presidente della Provincia di Salerno
- Alessandro Ferrara, Assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Salerno
- Avv. Antonello Corrado, Senior Partner Studio Legale EXP Legal e Rapp.te, per Roma e Centro Sud, della Italy-America Chamber of Commerce Southeast - Miami

Ore 10:00
| Introduzione ai lavori

Prof. Giuseppe Funicelli, Presidente AIIM - Associazione Imprese Italiane nel Mondo

Ore 10:15 | Anatomia dell'export salernitano: nuovi mercati di sbocco e modelli strategici
Avv. Stefano Rossi, Senior Associate Studio Legale EXP Legal

Ore 10:40 | Le soluzioni assicurativo-finanziarie di SACE a supporto dell’export
Dott. Pasquale Busiello, Account Manager PMI Campania SACE S.p.A.

Ore 11:00 | Le iniziative e i progetti di Confindustria a supporto dell'espansione internazionale delle imprese del territorio
Stefania Rinaldi, Vicepresidente Confindustria Salerno delegata all’internazionalizzazione

Ore 11:20 Coffee break

Ore 11:40 | Il contributo della CNA nell’internazionalizzazione dell’artigianato delle PMI
Lucio Ronca, Presidente CNA Salerno

Ore 12:00 | Reti di impresa per l'internazionalizzazione: un progetto per le PMI salernitane
Avv. Stefano Rossi, Senior Associate Studio Legale EXP Legal

Testimonianze:

- Andrea Fuccaro, CEO ABF Consulting (Polonia)
- Federica Bertollini, Managing Partner NUR International Group Dubai (Emirati Arabi)
- Salvatore Scafuri, Presidente Confcooperative - Comitato Territoriale di Salerno


Ore 12:30 | Chiusura dei lavori
Avv. Antonello Corrado
, Senior Partner Studio Legale EXP Legal e Rapp.te, per Roma e Centro Sud, della Italy-America Chamber of Commerce Southeast - Miami

Ore 12:40
| Q&A


Ore 13:00 | Apetitivo di saluto e networking

*EVENTO GRATUITO*

Per ragioni organizzative, si richiede la registrazione utilizzando il seguente form: https://forms.gle/p57GgYgcEBnzrBc5A

Con il patrocinio morale di: CNA Salerno, Confindustria Salerno e Confcooperative Campania. 
Venerdì, 22 Aprile 2022 09:59

Fondo Impresa Femminile

Prende il via il Fondo Impresa Femminile, l'incentivo del Ministero dello sviluppo economico per le donne che vogliono avviare nuove attività imprenditoriali o rafforzarne di esistenti.

Si tratta di un intervento cardine dell’azione di governo, inserito tra le priorità del PNRR, a cui il Mise ha destinato complessivamente 200 milioni di euro con l’obiettivo di supportare la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili.

A partire da maggio potranno essere presentate le domande per richiedere contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, secondo il seguente calendario:

  • per l’avvio di nuove imprese femminili o costituite da meno di 12 mesi è procedere alla compilazione delle domande a partire dalle 10.00 del 5 maggio 2022. Per la presentazione vera e propria è è necessario attendere le ore 10.00 del 19 maggio 2022;
  • per lo sviluppo di imprese femminili costituite oltre i 12 mesi, la compilazione delle domande potrà avvenire dalle 10.00 del 24 maggio 2022, mentre la presentazione potrà avvenire a partire dalle 10.00 del 7 giugno 2022.

Il Fondo dispone di 160 milioni di euro di fondi PNRR, che hanno integrato i 40 milioni di euro già stanziati dalla Legge di Bilancio 2021. E' destinato alle imprese femminili (intese come imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome) con sede legale e/o operativa situata sul territorio nazionale.


L’avvio di nuove attività imprenditoriali sarà inoltre supportato con azioni dirette ad affiancare le donne nel percorso di formazione, ma anche attraverso servizi di assistenza tecnico-gestionale dell'incentivo. Le agevolazioni saranno concesse a fronte di programmi di investimento nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, commercio e turismo, nonché nella fornitura dei servizi.

Gli sportelli per la presentazione delle domande saranno gestiti da Invitalia per conto del Ministero dello sviluppo economico.

Lo Studio EXP Legal è a disposizione delle imprenditrici per valutare il possesso dei requisiti e predisporre la documentazione necessaria per ottenere gli incentivi. Nel documento allegato, tutti i dettagli della misura e le FAQ pubblicate da Invitalia aggiornate al 22/04/2022.


Dal 27 aprile al 2 maggio sarà possibile precompilare, sul sito di Simest S.p.A., nuove richieste di finanziamento grazie alle risorse dell'Unione Europea - NextGenerationEU - a valere sul Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), che supporta le Imprese nei processi di internazionalizzazione e di transizione digitale ed ecologica.

Le tipologie di finanziamento sono tre:

• Transizione digitale ed ecologica delle PMI con vocazione internazionale;
• Partecipazione di PMI a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema;
• Sviluppo del commercio elettronico delle PMI in Paesi esteri (e-commerce).

Transizione digitale ed ecologica delle PMI con vocazione internazionale

La misura tende a rafforzare la competitività internazionale delle imprese sostenendone la transizione digitale e la transizione ecologica, due direttrici di crescita ormai imprescindibili per il sistema produttivo italiano. Le imprese italiane sono chiamate a investire in tecnologia e a produrre in maniera sostenibile se vogliono continuare competere nel mondo. Questo finanziamento le aiuta a farlo con risorse a tasso agevolato e una quota a fondo perduto. Importo massimo finanziabile: fino a € 300.000, comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa. Durata del finanziamento: 6 anni, di cui 2 di pre-ammortamento.

Partecipazione di PMI a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema

Lo strumento rafforza la competitività internazionale delle PMI italiane sostenendone le spese per la partecipazione a un evento promozionale di carattere internazionale, anche virtuale, come fiera, mostra, missione imprenditoriale e missione di sistema. Importo massimo finanziabile: fino a € 150.000, ma comunque non superiore al 15% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio approvato e depositato dall’impresa. Durata del finanziamento: 4 anni, di cui 1 di pre-ammortamento.

Sviluppo del commercio elettronico delle PMI in Paesi esteri (E-commerce)

Dedicato alle sole PMI italiane, costituite in forma di società di capitali e che abbiano depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi. Importo massimo finanziabile: per una piattaforma propria, fino a € 300.000 e comunque non superiore al 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa; per una piattaforma di terzi (es. Amazon, Alibaba, ecc.), fino a € 200.000 e comunque non superiore al 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa. Importo minimo pari a € 10.000.

Per tutti gli strumenti è possibile richiedere un finanziamento a Tasso Agevolato con una quota a Fondo Perduto fino al 25%, nel limite di agevolazioni pubbliche complessive concesse in regime di Temporary Framework, e senza necessità di presentare garanzie.

Inoltre, le imprese con sede operativa, da almeno 6 mesi, in una regione del Sud Italia possono richiedere una quota di co-finanziamento a fondo perduto più elevata, fino a un massimo del 40%, nel limite di agevolazioni pubbliche complessive concesse in regime di Temporary Framework. Alle imprese del Sud Italia è inoltre riservato il 40% della dotazione complessiva del Fondo 394 (Riserva Sud), ossia 480 milioni di euro.

A partire dal 27 aprile l'accesso al portale sarà regolato dal meccanismo di coda; le domande potranno essere definitivamente inviate dal 3 al 10 maggio.

Lo Studio EXP Legal è a disposizione delle imprese per la predisposizione della documentazione necessaria, il caricamento e l’invio della domanda di accesso ai finanziamenti Simest, NextGenerationEU – PNRR.

Il conflitto tra Russia e Ucraina ha incontrato la ferma opposizione di gran parte dell’opinione pubblica e delle istituzioni dell’Unione Europea, la quale, dallo scoppio dell’escalation, ha deciso di emanare sanzioni e misure restrittive nei confronti della Federazione russa che possono essere considerate “senza precedenti”.

L’escalation militare in Ucraina ha portato i paesi occidentali ad interrogarsi su come affrontare la crisi politica ed economica che ne è derivata. Dall’inizio del conflitto, infatti, quasi trenta nazioni hanno stabilito di fornire armamenti alle forze armate ucraine. L’Italia si è subito mostrata a favore di tale linea politica, adottando dei provvedimenti normativi volti non solo a fornire un supporto militare all’Ucraina ma anche a mitigare le conseguenze economiche derivanti dal conflitto.

In data 21/03/2022 è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 31 del 21/03/2022 l’Avviso pubblico per il sostegno alle MPMI campane nella realizzazione di progetti trasferimento tecnologico e industrializzazione – POR FESR 2014-2020 Asse 3 OS 3.1 Azione 3.1.1. con dotazione finanziaria pari a € 20.000.000,00.

Obiettivi

In attuazione alla DGR n. 108 del 08.03.2022, con tale Avviso la Regione Campania intende promuovere il finanziamento di progetti di trasferimento tecnologico e industrializzazione promossi da micro, piccole e medie imprese campane, nell’ambito delle Aree di specializzazione della RIS 3 Campania 2014-2020 e relativi alle seguenti attività:
  1. ricerca industriale e sviluppo sperimentale volte alla realizzazione di prototipi, prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati;
  2. industrializzazione finalizzata alla valorizzazione economica di risultati di analisi e/o di lavori sperimentali e/o di indagini pianificate svolte da università, centri di ricerca, funzioni R&D di aziende, ricercatori operanti in dette organizzazioni, opportunamente documentati e dimostrabili.

Destinatari

Possono presentare domanda per l’accesso alle agevolazioni previste dal predetto Avviso le Piccole e Medie imprese che siano regolarmente iscritte:
  • nei casi previsti dalla legge, nel registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente (nell’ipotesi in cui non si disponga ancora di una sede operativa attiva in Campania, tale iscrizione dovrà avvenire entro la data di presentazione della prima richiesta di pagamento);
  • al REA – Repertorio delle Notizie Economiche e Amministrative presso le CCIAA nel caso di esercenti tutte le attività economiche e professionali la cui denuncia alla Camera di Commercio sia prevista dalle norme vigenti (purché non obbligati all’iscrizione in albi tenuti da ordini o collegi professionali);
  • all’Albo delle società cooperative di cui al D.M. 23 giugno 2004, nel caso di società cooperative o Consorzi di cooperative;
  • avere sede o unità produttiva locale destinataria dell’intervento nel territorio regionale. Per le imprese prive di sede o unità operativa attiva in Campania al momento della partecipazione al presente Avviso, le stesse devono impegnarsi a possedere detto requisito al momento del primo pagamento dell’aiuto concesso.

Intensità di aiuto


I progetti prevedono spese e costi ammissibili non inferiori a € 400.000,00 e non superiori a € 2.000.000,00 e una durata, a partire dalla data di notifica del provvedimento di concessione, non superiore a 12 mesi.


L’intensità di aiuto per ciascun beneficiario non supera:
  • per la ricerca industriale, il 60% dei costi ammissibili per le medie imprese e il 70% dei costi ammissibili per le piccole imprese;
  • per lo sviluppo sperimentale, il 35% dei costi ammissibili per le medie imprese e il 45% dei costi ammissibili per le piccole imprese.
  • per le attività di industrializzazione è pari a 50% per le medie imprese e 60% per le micro e piccole imprese.

Modalità di presentazione della domanda


Le domande di agevolazione potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 30° giorno dalla pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania. 

I progetti saranno sottoposti ad una fase istruttoria e una fase di valutazione, a seguito della quale si procederà alla concessione del contributo che avverrà sulla base della posizione assunta dalle iniziative nella graduatoria, stilata in slot di 15 minuti, seguendo l’ordine decrescente di punteggio fino all’esaurimento dei fondi disponibili. Ciascun proponente può presentare una sola istanza a valere sul Bando in commento. 

Lo Studio EXP Legal è a disposizione delle MPMI campane per la valutazione dei requisiti di partecipazione al Bando e l'assistenza necessaria alla presentazione delle domande di agevolazione.

Il conflitto tra Russia e Ucraina ha incontrato la ferma opposizione di gran parte dell’opinione pubblica e delle istituzioni dell’Unione Europea, la quale, dallo scoppio dell’escalation, ha deciso di emanare sanzioni e misure restrittive nei confronti della Federazione russa che possono essere considerate “senza precedenti”.

Esperti e lungimiranti, pronti ad andare oltre le barriere e le convenzioni, aperti a sperimentare nuovi ambiti professionali, attenti all'Italia e al mondo.

       

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